Tournée Vienna
Concerto in occasione della Giornata del Made in Italy
Main Cerimonial Hall della Universitat Wien
15 Aprile 2024 ore 20.00
Ouverture da Norma di Vincenzo Bellini
Notturno per archi ed arpa di Arnold Schönberg
La Tregenda da Le Villi di Giacomo Puccini
Intermezzo from Suor Angelica di Giacomo Puccini
Nimrod dalle Variazioni Enigma di Edward Elgar
Il canto dei neutrini di Nicola Piovani
C’era una volta il West di Ennio Morricone
Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone
Danza delle ore da La Gioconda di Amilcare Ponchielli
“Al Lavoro con la Musica”
Il Progetto è vincitore di Avviso Pubblico promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zétema Progetto Cultura
Piazzale Quattro Venti, Roma
30 Aprile 2024 ore 16.30
Saluti Istituzionali – Lorenzo Marinone, delegato del Sindaco per le politiche giovanili e consigliere comunale
Ouverture da Norma di Vincenzo Bellini
La Tregenda da Le Villi di Giacomo Puccini
Tribute to John Williams
C’era una volta il West di Ennio Morricone
Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone
Danza delle ore da La Gioconda di Amilcare Ponchielli
L’Orchestra giovanile Fontane di Roma, prima orchestra italiana a suonare nella Großer Festsaal dell’Università di Vienna, rende omaggio alla grande tradizione musicale italiana ed europea. Il concerto viene successivamente replicato a Roma con il patrocinio e il finanziamento di Roma Capitale in occasione della Festa dei Lavoratori. Apre il concerto l’Ouverture da Norma di Vincenzo Bellini, austera e solenne, che introduce alla profonda drammaticità di un’opera che mette in scena i tormenti della sacerdotessa druida Norma, scissa fra l’adempimento del proprio ruolo e l’amore per il condottiero nemico, il proconsole romano Pollione, padre dei suoi due figli. Segue il Notturno per archi ed arpa di Arnold Schönberg, proposto in onore dei 150 anni dalla nascita di uno dei compositori viennesi più influenti nella storia della musica. Composto nel 1895, il Notturno per archi ed arpa rappresenta una delle pagine più raffinate in stile tardoromantico del giovane Schönberg, rimasta ineseguita per anni e solo recentemente riscoperta. Si prosegue con due composizioni di Giacomo Puccini, musicista profondamente stimato da Schönberg e del quale quest’anno ricorre il centesimo anniversario dalla morte. Il primo brano, La Tregenda è un intermezzo sinfonico tratto dal secondo atto dell’opera d’esordio del compositore lucchese, Le Villi, composta nel 1883 da un Puccini appena venticinquenne. Una danza infernale quella delle Villi, creature soprannaturali mitologiche, che entrano in scena “precedute da fuochi fatui che guizzano da ogni parte”; una sfrenata pagina sinfonica che suscitò l’entusiasmo del pubblico della prima rappresentazione. Del Puccini maturo invece è l’opera Suor Angelica, prediletta dal Maestro, della quale viene eseguito l’Intermezzo sinfonico. Esso riassume tutti gli elementi del dramma intimo della giovane Angelica, costretta in un convento e tenuta in vita soltanto dal suo amore di madre, seppur lontana. Dopo la parentesi pucciniana, un’altra incursione nel tardo romanticismo europeo con Nimrod dalle Enigma Variations di Sir Edward Elgar, una delle pagini più intense e liriche del compositore inglese, parte di una raccolta di variazioni su un tema originale dedicate “a tutti gli amici che sono qui ritratti”, scrive lo stesso Elgar. Ogni variazione, infatti, ritrae musicalmente una figura familiare vicina al compositore, il cui nome è mascherato in partitura da iniziali o pseudonimi. Nimrod, la nona variazione, probabilmente ispirata all’inizio del secondo movimento della Sonata “Patetica” di Beethoven, è dedicata all’amico Jaeger ed è senza dubbio la più celebre dell’intero lavoro. Il canto dei neutrini del premio Oscar Nicola Piovani trae ispirazione da queste entità subatomiche, i neutrini, che sfuggono alla nostra percezione e di cui non riusciamo a venire a conoscenza attraverso l’esperienza sensoriale. Scrive il Maestro: “Pensare, immaginare i comportamenti dei neutrini mi risveglia sentimenti diversi: anche favolistici, infantili, simili a quelli seduttivi delle storie delle religioni politeiste; ma anche sentimenti vagamente ottimistici, ironici, beffardi.” Prima della gioiosa ed energica conclusione con la “Danza delle ore” tratta da La Gioconda di Amilcare Ponchielli, due pagine celeberrime tratte dalla produzione cinematografica di Ennio Morricone, C’era una volta il West e Nuovo Cinema Paradiso, opere di uno dei compositori italiani contemporanei più amati in tutto il mondo, emblema dell’eccellenza artistica italiana